nome scientifico
Gasterosteus aculeatus
nome comune
spinarello
autore
Linnaeus, 1758
descrizione
corpo oblungo. Tra le due mascelle la prominente è quella inferiore, ne risulta una bocca in posizione terminale, con apertura rivolta verso l’alto. Il muso è appuntito e di dimensioni relativamente grandi. La bocca è provvista di piccoli denti su entrambe le mascelle. Il corpo è privo di squame ed è invece rivestito di placche ossee sui fianchi. Tali placche hanno bordo posteriore seghettato e sono in numero di 29-35 sul tronco e sul peduncolo caudale, dove formano una sorta di carenatura. Anteriormente alla prima pinna dorsale sono presenti 2-4 spine erettili. Pinna anale contrapposta alla dorsale. Il peduncolo caudale è sottile e la pinna caudale è triangolare con bordo diritto.
La livrea è a fondo verdastro sul dorso e va schiarendo sui fianchi, il ventre è biancastro. Su dorso e fianchi possono essere presenti disegni più scuri. Riflessi argentei sono presenti su tutto il corpo. Le popolazioni residenti in mare hanno generalmente dorso bluastro e fianchi argentei.
È presente uno spiccato dimorfismo sessuale, durante il periodo riproduttivo i maschi assumono infatti la livrea nuziale con il ventre e la parte inferiore del capo di un colore rosso acceso e l’iride azzurro.
ecologia
è una specie eurialina con popolazioni d’acqua dolce e altre anadrome. È tipico di acque ferme o a corrente lenta, con bassi fondali sabbiosi e riccamente vegetati. È frequente, oltre che nel corso medio dei principali fiumi e nei laghi con buona trasparenza dell’acqua, nelle foci dei fiumi dove vive ai margini delle sacche salmastre e nei canali. Nelle acque dolci è facile trovarlo sottoriva, specialmente nei pressi di canneti, mentre in ambiente marino si raduna a formare banchi molto numerosi lungo le coste.
taglia
11 cm
distribuzione
vasta diffusione, dal nord del Giappone fino al Nord America e Groenlandia. In Europa oltre ad essere diffuso nei fiumi tributari del Mar Baltico, Mare del Nord, Mar Nero, Oeano Atlantico e Mar Mediterraneo è presente anche nelle acque marine a modesta salinità del Mar nero, e dell’Italia meridionale.