nome scientifico
Chondrosia reniformis
nome comune
Rognone di mare
autore
Nardo, 1847
descrizione
Spugna massiva irregolare in grado di assumere diverse forme ma che spesso tende ad elevarsi dal fondale ma può anche appiattirsi sul substrato roccioso. Molto spesso assume la forma di rene per cui è conosciuta volgarmente rognone di mare. La sua superficie è liscia e viscida e l’ectosoma è fibroso, spesso duro ed elastico. Gli osculi sono ben visibili, di tipo semplice e solitari e non sono presenti spicole e fibre di spongina.
taglia
Specie coloniale che può raggiungere ricoprimenti di svariati dm². Alcune colonie possono raggiungere i 2 kg di peso
colorazione
Il colore varia nelle diverse parti della spugna e va da bianco-grigio, alla base ed ai lati, a nero bruno-violaceo nelle parti più esposte. Le variazioni di colore sono legate alla presenza di cioanobatteri nei tessuti superficiali ed alla loro capacità di fotosintetizzare in base alla luce presente. La polpa interna è invece bianco giallastra.
distribuzione geografica
Specie presente lungo tutte le coste del Mediterraneo.
ecologia
Presente su fondali rocciosi e sabbiosi, fino a 30 m di profondità, come molte altre spugne, predilige zone ombreggiate come le grotte o le volte. Per questo si riscontra comunemente negli affioramenti rocciosi denominati “tegnùe” presenti nel Nord Adriatico. Organismo filtratore, si nutre di fitoplancton e sostanza organica presente in sospensione. Questa specie si riproduce sia per via sessuata che per via asessuata. Quest’ultima si caratterizza per dar luogo a fenomeni di gemmazione durante i quali si formano lateralmente lunghi filamenti ed estroflessione che crescono e cercano un nuovo substrato da colonizzare. Si è spesso notata la convivenza di questa specie con Aphlysina aerophoba che si insinua tra le convoluzioni di Chondrosia reniformis.
valore commerciale
Specie di nessun interesse commerciale.