nome scientifico
Silurus glanis
nome comune
Siluro europeo
autore
Linnaeus, 1758
descrizione
Specie dal corpo massiccio, a sezione cilindrica nella parte anteriore, lateralmente compresso in quella posteriore. Testa grande, larga e depressa. Bocca molto ampia, in posizione subterminale. Tre paia di barbigli. Prognatico. Occhi piccoli. Assenza di squame, pelle nuda coperta da abbondante muco. Pinna dorsale molto piccola. Pinna anale molto lunga e confluente con la caudale. Pinna caudale piccola con bordo posteriore arrotondato. Pinne pettorali provviste di robusto raggio spiniforme, privo di dentellatura.
taglia
500 cm, 400 kg, in Italia 220cm, 110kg
distribuzione geografica
Il siluro è originario dei grandi fiumi dell’Europa centrale e dell’Asia nord occidentale. In italia è stato introdotto per scopi alieutici nel 1956. Oggi il Siluro è diffuso in tutta la pianura padana, recentemente è stata immesso nei bacini dei fiumi Tevere ed Arno.
ecologia
Specie ad ampia valenza ecologica, tipica di acque profonde a corrente lenta sebbene viva bene anche in corsi d’acqua dalla corrente vivace. Tollera acqua salmastre. La dieta dei giovanili comprende larve di zanzara, crostacei più grandi, insetti adulti e larve, vermi, lumache e pesci piccoli. In condizioni di scarsità di cibo possono verificarsi episodi di cannibalismo, da adulto il siluro è un ittiofago stretto non disdegnando però crostacei di grosse dimensioni e vertebrati terrestri. La frega va dalla tarda primavera all’estate e si svolge in acque calme, poco profonde. Il maschio è territoriale, difende il nido pressando la vegetazione del fondale con la pinna anale e le pinne ventrali e una volta deposte le uova le sorveglia attaccando chiunque si avvicini.