La pesca costiera subisce pressioni indipendenti dal proprio agire, ma sempre più spesso sono legate al
crescente degrado ambientale che ha dirette conseguenze sulla riduzione delle risorse disponibili. Non di meno, la
gestione della piccola pesca italiana deve accettare due importanti sfide per compiere un salto di qualità: raggiungere
delle soglie più elevate di qualità nei dati raccolti che sono per una programmazione in coerenza con i programmi
europei e migliorare il sistema della ricerca sulla pesca a supporto della redazione di piani di gestione. Solo attraverso
questi passi, le posizioni italiane potranno divenire credibili e valutabili a livello comunitario.
L’obiettivo del progetto è duplice. Da una parte si intende migliorare la raccolta dei dati sullo sforzo di pesca per
aiutare in modo efficace la programmazione delle attività di pesca, dall’altra si vuole promuovere la sensibilizzazione
nei confronti della problematica dei rifiuti plastici.
Le attività saranno prevalentemente svolte nei seguenti luoghi: Laguna di Venezia, laguna di Caorle, Laguna del Mort.
Tutti i siti ricadono all’interno del “Piano per la gestione delle risorse alieutiche delle lagune della provincia di Venezia”
approvato con delibera 15/2015 del 20/05/2015 dalla Provincia di Venezia.
Obiettivi – L’obiettivo duplice del progetto è quello di unire al monitoraggio dello sforzo e dell’intensità del prelievo
generato dalla piccola pesca con reti fisse, la sensibilizzazione nei confronti della problematica dei rifiuti plastici.
Ai fini degli interventi di preparazione dei piani di protezione e di gestione delle attività connesse alla pesca vengono
proposte le seguenti misure:
1) Monitoraggio e mappatura dell’attività e dell’intensità di pesca esercitata mediante attrezzo passivo del tipo cogolli e
bertovelli e interazioni con specie e habitat protetti;
2) Sensibilizzazione ambientale rivolta ai cittadini e ai pescatori in tema di impatto rifiuti marini nelle aree SIC costiere
e lagunari della Città metropolitana di Venezia.